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Filosofia zoologica 77

della economia devono essere considerate come un solo complesso, e che la natura può a suo talento modificarle in questo o quel modo.

B. differenze nelle saldature.

Quando si proceda alla ricerca per ritrovare nei differenti animali tutti gli ossi di cui abbiamo parlato, si vede che qualche volta sono riuniti, altre volte sono separati; queste differenze non si osservano soltanto da un genere all’altro, ma anche da una specie all’altra, da un individuo all’altro, e persino nelle varie età di un medesimo individuo. Noi non ci siamo ancora dato ragione di tutte queste differenze. Siccome, per quanto io mi sappia, questo argomento non è ancora stato esplorato abbastanza addentro, derivò da ciò che le descrizioni del corpo umano non si accordano tra loro. Queste differenze sono poco importanti e poco pregiudizievoli, per via della ristrettezza del quadro; ma se noi vogliamo applicare i nostri studi osteologici a tutti i mammiferi, e quindi estenderli alle altri classi, come gli uccelli e i rettili, e anche proseguirli su tutta la serie animale, allora dobbiamo procedere altrimenti, e, come dice il proverbio, bene distinguere per bene insegnare.

È cosa nota generalmente che si trova un maggior numero d’ossa nel bimbo neonato che non nell’adulto, e che questo pure ne ha un numero maggiore che non il vecchio. Se colla abitudine non avessimo preso famigliarità con un metodo vizioso, ci farebbe meraviglia il vedere con quanto cieco empirismo sia stata condotta fin qui la descrizione delle ossa dello scheletro umano in generale, e di quelle del capo in particolare. Si prende un capo osseo di cui l’età non è determinata, se ne dis-giungono le ossa per via di mezzi meccanici; e tutto