Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/190

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La chiesa del santo sorge sur una vasta piazza, d’ordinario poco meno che deserta, ma oggi animatissima, popolata di cavalli e di muli, i quali, stupendamente ornati di nastri intrecciati alla coda ed alla criniera, vengono portati davanti alla piccola cappella, la quale trovasi a poca distanza dalla chiesa, dove un sacerdote, armato di un poderoso aspersorio, prodiga a quelli vispi animali l’acqua benedetta, che toglie da un vasto recipiente, cacciandola loro talvolta addosso con tant’impeto, ed in tanta quantità, da farli imbizzarire. I cocchieri devoti offrono candele di maggiore o di minore peso; i padroni mandano limosine, regali, onde ottenere che quegli animali che sono loro di tanta utilità, vadino per l’anno immuni da ogni disgrazia.

Prendono la loro parte pure a questa distribuzione d’acqua santa gli asini, e gli animali cornuti, i quali non sono punto tenuti in minor pregio degli altri, dai loro possessori.

Dopo avere goduto alquanto di questo spettacolo unico, femmo una lunga passeggiata sotto un cielo limpidissimo ed attorniati da oggetti interessantissimi, ai quali non porgemmo questa volta grande attenzione, abbandonandoci tutti al gusto di prenderci spasso, di divertirci.


Il 19 Gennaio.

Dunque il gran re, il quale ha riempito il mondo della sua fama, e che per le sue gesta luminose, avrebbe meritato pur anco il paradiso dei cattolici, ha compito desso pure la sua carriera mortale, e se n’andò trattenersi cogli eroi suoi pari, nel regno delle ombre. Quanto non si resta tranquilli, nello scorgere avviato all’eterno riposo uomo di tal fatta!

Oggi abbiamo impiegata bene la nostra giornata, vedendo una parte del Campidoglio, che io avevo trascurato finora; poscia c’imbarcammo sul Tevere, e vi bevemmo ottimo vino di Spagna, sopra un legno approdato di re-