Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/43

Da Wikisource.

— 29 —

vano di pregevole, se non che, segnavano la linea di confine fra la repubblica veneta, e l’impero di Austria, motivo appunto per il quale non era lecito eseguirne la ricognizione. Dichiarai non essere soltanto le rovine greche e romane che meritano essere studiate, ma quelle ancora del medio evo; non potersi del resto far loro rimprovero, se assuefatti fin dall’infanzia a vedere quelle vecchie mura, nulla vi scorgessero di particolare, non ne rilevassero l’aspetto eminentemente pittorico. Per buona sorte il sole del mattino faceva comparire sotto il migliore aspetto la torre, le rupi, le vecchie mura, ed io cominciai a descrivere loro con entusiasmo la bellezza di quel quadro. Se non che, tutta quella buona gente avendo il quadro alle spalle, e non volendo staccare da me lo sguardo, si mosse tutta a girare il capo addietro, come sogliono fare quegli uccelli ai quali si da nome volgarmente di torcicolli, per scoprire alcun che delle bellezze che io loro stavo descrivendo; ed anche il podestà, finì per volgere desso pure il capo come tutti gli altri, sebbene con maggior sussieguo. Questa scena mi divertiva a tal segno, che, sempre più allegro, fece loro osservare il bello aspetto dell’edera antichissima di cui erano rivestite tanto le vecchie pareti, quanto la rupe.

L’attuario allora disse che tutto ciò era vero, stava benissimo, ma che l’imperatore Giuseppe era pur sempre un principe irrequieto, il quale poteva nudrire disegni ostili contro la repubblica veneta, e che io potevo benissimo essere un suo suddito, un suo emissario incaricato di studiare, di riconoscere i confini.

Ben lungi di essere suddito dell’imperatore, replicai io, mi posso vantare di essere, al pari di voi, cittadino di una repubblica, la quale per dir vero non può, per grandezza e per potenza, stare al pari della serenissima repubblica di Venezia, ma che però si governa da sè, e per attività di commercio, per ricchezza, per saviezza, non la cede a veruna città della Germania, imperocchè io sono nato, dissi, a Francoforte sul Meno, città della quale per certo, conoscerete il nome, e la fama.