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Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/32

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26 werther.

vorito, ed ora è il mio! Fra poco sarò io il padrone del giardino; il giardiniere m’è già affezionato, sebbene io non sia qui che da questi pochi giorni. Spero ch’ei non avrà a dolersene.


10 maggio.

Una meravigliosa serenità è venuta a posarsi sul mio cuore; — una serenità simile a queste soavi mattinate di primavera, ch’io vo godendo con estasi silenziosa. Io sono tutto solo e mi compiaccio della vita in luoghi, che la natura sembra aver creati per le anime come la mia. Mi sento così felice, sono così profondamente assorto nella voluttà della mia tranquilla esistenza, che l’arte mia ne scapita. Non potrei avventurare un tocco ora, non un segno — e pure