Pagina:Gogol - Novelle Ukraine, traduzione di Ascanio Forti, Sonzogno, Milano, 1903.djvu/78

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78 NOVELLE UKRAINE

L’ordinanza, sull’attenti, fissava attentamente gli occhi de’ visitatori come se avesse voluto prenderli di mira.

– È splendida – disse Certokùzki. – Permettete, Eccellenza, di vedere come cammina?

– Il passo l’ha discreto, soltanto chi sa che diavolo di pillole le ha fatto ingojare quello stupido del veterinario! da due giorni non fa che starnutire.

– È splendida! e... avete voi, Eccellenza, un tiro adattato?

– Un tiro?... ma questo è un cavallo da sella.

– Lo vedo, ma io vi facevo questa domanda per sapere se avete, per gli altri cavalli, un tiro conveniente.

– Ecco: per parlarvi francamente, di legni non ne ho molti e da un pezzo ne desidero uno di fattura moderna. Scrissi, anzi, a Pietroburgo, a mio fratello; ma non so ancora se me lo manderà.

– Io credo che i migliori legni li costruiscano a Vienna.

– Dite bene... puf... puf... puf...

– Io posseggo, Eccellenza, un magnifico legno; lavoro viennese garantito...

– Quale? Quello con cui siete venuto?

– Oh no! quello è così... roba da strapazzo... me ne servo per le corse; ma... l’altro è splendido, leggiero come una piuma; e, quando ci si pone a sedere, vi si sta proprio, con permesso di Vostra Eccellenza, come cullati dalla balia!...

– Cioè morbidi...

– Morbidi, morbidissimi, con cuscini molli; tutto fatto a pennello.

– Sta bene.

– Quanto a capacità poi, non ne ho veduto uno simile in nessun luogo. Si figuri, Eccellenza, che quando ero in servizio, nelle cassette mi c’entravano comodamente dieci bottiglie di rhum, venti libbre di tabacco, senza contare circa sei divise, la biancheria e due pipe lunghissime. Nelle tasche poi c’entrerebbe un bue intero.

– Sta bene.

– L’ho pagato, Eccellenza, quattromila rubli.

– A giudicare dal prezzo dev’esser buono. L’avete comperato voi in persona?