Pagina:Goldoni - Memorie, Sonzogno, 1888.djvu/308

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306 parte terza


confuse di questa lingua, ha l’ardire al termine di nove anni di comporre una commedia per il primo teatro della nazione. Si sarà accorto ognuno che io parlo del Bourru bienfaisant (Burbero benefico), felice commedia che ha coronato le mie fatiche e assicurato la mia reputazione. Essa fu rappresentata per la prima volta a Parigi il 4 novembre 1771, ed il giorno dopo a Fontainebleau: ebbe l’istesso incontro alla corte, che in città. Per questo lavoro ebbi una gratificazione di 150 luigi d’oro, fruttandomi poi moltissimo in Parigi il diritto d’autore, poichè venni trattato dal mio libraio con molta onestà, e mi vidi colmato d’onori, di piaceri, di giubilo. Io dico la verità, e nulla occulto; sembrandomi odiosa la falsa modestia al pari della vanità. Non starò dunque a dar l’estratto d’una commedia che rappresentasi ovunque, e che è per le mani di tutti. Ma non posso dispensarmi dal porgere qui un attestato di riconoscenza agli attori che moltissimo cooperarono alla buona riuscita della medesima. Non è possibile rappresentare con più verità la parte del Burbero benefico, di quello che la rappresentò il signor Prèville. Quest’attore inimitabile, estremamente gaio e di fisonomia ridente, seppe così bene nascondere il suo naturale e le sue maniere proprie, che negli sguardi e nei moti si vedeva l’asprezza del carattere, e nello stesso tempo la bontà di cuore del protagonista. Costava minor fatica al signor Bellecour il carattere di Dorval, perchè flemmatico al pari dell’attore medesimo; con tutto questo egli vi si adoperò con quella intelligenza e perfezione d’arte che si richiedevano per farlo spiccare, e faceva un maraviglioso contrasto con la vivacità di Geronte. La parte di Dalancour non era d’un’importanza conveniente alla capacità e all’alto ingegno del signor Mole; nonostante la recitò per compiacenza, e la cedè pochi giorni dopo: ma alla morte del signor Bellecour, prese quella di Dorval, e la sostenne a perfezione. Benchè stimassi molto il signor Molè, nulladimeno confesso con sincerità che in questa occasione egli mi riempì di maraviglia; ed avendolo veduto sempre superare tutti gli altri nella rappresentazione dei caratteri vivaci, nelle energiche passioni, nelle scene più importanti, ero perciò stupito nel vederlo prendere il tono, il gesto, e la freddezza d’animo di un personaggio tanto opposto al suo naturale e al suo gusto; ed ecco l’uomo abile, ecco il vero comico.

Nuova affatto per il teatro, ed anche non facile a sostenersi, era la parte della Dalancour recitata dalla signora Prèville; mai per un’attrice di tanto merito nulla poteva esservi di difficile. Difatti ella rappresentava egualmente bene le parti tanto fra loro differenti, quanto sono quelle di civetta, di semplice e di donna sensata. La signorina Doligny poi diede in questa commedia nuove prove del suo ingegno, del suo zelo e della sua precisione, non essendo possibile rappresentare con più verità e grazia la parte di amante timida ed onesta. La signora Bellecour con la sua naturale allegria, e l’elegante sua azione, diede tutto il brio immaginabile con la parte di governante, come pure il signor Feuilli fece sì ben valere la piccola parte di servitore, che partecipò agli applausi del pubblico come gli altri.

Fino dalla prima lettura tutti i comici presero passione per questa commedia. Al Teatro francese l’accoglienza o la disapprovazione delle composizioni si comunica per viglietti segreti, sottoscritti dai componenti l’assemblea. In quel giorno pertanto tutti questi viglietti altro non erano che elogi per me e per la mia opera. Infatti l’approvazione del pubblico ha dimostrato in séguito, che i comici