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126 ATTO PRIMO

Brighella. Grazie alla carità de V. S. illustrissima.

Ottavio. Come state di biancheria?

Brighella. Grazie al cielo, gh’ho el mio bisogno.

Ottavio. Ricordatevi di tenere in soggezione quei della famiglia bassa. Trattateli bene, ma fateli servire. Io do a’ miei staffieri e a’ miei lacchè, come sapete, danari per le cibarie; ma quello che avanza alla tavola, ho piacere che si distribuisca a quella povera gente. Questa distribuzione fatela voi, e fatevi merito presso di loro, acciò vi amino e vi rispettino, poichè a me non è lecito invigilare sulle minute cose della famiglia, e un buon maestro di casa può regolarla mirabilmente.

Brighella. Circa al trattamento della tavola, comandela che seguita sul piede solito?

Ottavio. Sì, già lo sapete. Alla mia tavola hanno da poter venire gli amici senza essere invitati. Dodici coperte ordinariamente si preparano dal credenziere, e se cresce il numero delle persone, si aggiungono de’ tavolini. Due portate di sei piatti l’una è il mio ordinario. Qualche volta si levano le zuppe e si cambiano i laterali, e i dodici piatti si fanno diventar sedici; ma una tavola di dodici piatti caldi è cosa discreta per un pranzo di tutti i giorni. Il vino della mia cantina per pasteggiare è assai buono. Due fiaschi e due bottiglie si daranno ogni giorno, e all’ultimo il rosolio ed il caffè. La sera non si fa cena. Chi vuol mangiare, ordini a voi ciò che vuole; e fateli servire nella loro camera. Questo è il mio ordinario. Nelle occasioni di trattamento, vi darò io le commissioni, a misura dell’impegno in cui mi troverò. Siate economo nello spendere, insinuate al cuoco di variar sempre nei piatti, di farli saporiti e di gusto, ma che non getti superfluamente; mentre tutto quello che io spendo, ho piacere che si goda, e se spendo sei, desidero, se si può, farlo comparire per dieci.

Brighella. Ho inteso benissimo, e V. S. illustrissima sarà servida.

Ottavio. Sentite, se volete fare la vostra fortuna, se volete migliorar condizione, se volete stabilirvi un pane per la vecchiaia, non cercate di farlo con mala arte da voi medesimo, ma portandovi