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250 ATTO SECONDO

Arlecchino. Addio, dama. (nella stessa maniera, e sospirando parte)

Pantalone. Serèli ben in quei magazzeni fina a stassera, che pò li manderemo dove che i ha d’andar.

SCENA XX.

Pantalone solo.

Furbazzi! se pol far pezo1? A poco alla volta loro giera i paroni, mi2 el servitor. Che i staga ancuo in caponera; doman i manderò in t’un altro paese. A poco alla volta poi esser che me riessa de dar regola a sta nave, combattua dalla borrasca de tante contrarietà. Col giudizio, coi ripieghi, coi bezzi e colla prudenza, spero superar le tempeste d’una cattiva mugier, el vento d’un cattivo fio, i scogi d’una cattiva servitù, e arrivando al porto della pase e della quiete, contar con gloria i pericoli, e recordarme con giubilo delle passae desgrazie.



Fine dell’atto secondo.



  1. Zatta: de pezo.
  2. Bett., Sav. e Zatta: e mi.