Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1908, II.djvu/320

Da Wikisource.
310 ATTO PRIMO

Monsieur. Tu qui?

Marionette. Voi in Venezia?

Monsieur. Sì. Madama Rosaura è in casa?

Marionette. Salite, salite, che parleremo con comodo. (chiude la finestra ed apre la porta)

Monsieur. Oh, questo è il vero vivere.1 (entra in casa)

SCENA XV.

Rosaura a sedere, leggendo un libro, poi Marionette.

Rosaura. Bella erudizione che è questa! Chi ha scritto questo libro, l’ha fatto con animo di farsi ben volere dalle donne. (legge) Il padre deve provvedere alla figlia il marito, ed ella deve provvedersi del cicisbeo. Questo sarà l’intimo segretario della signora e di esso averà più soggezione che del marito. La persona più utile ad un buon marito suol essere il cicisbeo, perchè questo lo solleva di molti pesi e modera lo spirito inquieto di una moglie bizzarra. Questo autore incognito non ha scritto per me. In fin2, che fui maritata, non ho voluto d’intorno questi ganimedi, che pretendono comandare più del marito. Chi non ha cicisbei, è soggetta ad un solo; chi ne ha, moltiplica le sue catene.

Marionette. Non vorrei disturbare la vostra lezione.

Rosaura. Prendi questo tuo libro, non3 fa per me.

Marionette. Che non piaccia a voi, mi rimetto; ma credetemi che in oggi anco in Italia è la grammatica delle donne. Ma lasciamo ciò che meno ci deve importare. Signora mia, la sorte vi offre una felicissima congiuntura di profittare del vostro merito.

Rosaura. Ed in che modo?

Marionette. Vi è un cavalier francese che arde per le vostre bellezze e sospira la vostra corrispondenza.

Rosaura. Come si chiama questo cavaliere?

  1. Bettin. aggiunge: Gran bella educazione è quella di Francia! Paper, e altri: Oh che bella ecc.
  2. Bettin. e Zatta: Io fin.
  3. Bettin.: Prendi: questo tuo libro non.