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354 ATTO TERZO

Monsieur. Amico, avete voi inviato qualche albero a madama Rosaura?

Alvaro. Ditemi prima, se voi le avete spedito il vostro ritratto.

Monsieur. Io non lo nego.

Alvaro. Ed io lo confesso.

Monsieur. Mi consolo con voi della stima in cui tiene la vostra casa.

Alvaro. Ed io mi rallegro con voi del conto che fa della vostra avvenezza.

Monsieur. Voi siete al possesso della sua grazia.

Alvaro. E voi siete l’arbitro del di lei cuore.

Monsieur. Dunque noi siamo rivali.

Alvaro. E per conseguenza nemici.

Monsieur. La grazia di madama Rosaura non è sì scarsa, che non possa supplire all’affetto di due amanti.

Alvaro. D. Alvaro di Castiglia non soffre che gli si usurpi la metà del cuore della sua bella.

Monsieur. Che intendete di fare?

Alvaro. Intendo che a me la cediate.

Monsieur. Questo non sarà mai.

Alvaro. La contendano le nostre spade.

Monsieur. E volete morire per una donna?

Alvaro. Eleggete: o rinunziare, o combattere.

Monsieur. Non ricuso il cimento.

Alvaro. Andiamo in luogo opportuno.

Monsieur. Vi seguo dove vi aggrada.

Alvaro. (Eppure mi converrà avvilir la mia spada1). (da sè, e parte)

Monsieur. Viva amore; viva la beltà di Rosaura; vado a combattere già sicuro di vincere.... (vuol partire)

SCENA VI.

Monsieur le Blau, e Marionette di casa.

Marionette. Eh, monsieur le Blau?

Monsieur. Marionette!

  1. Bettin., Paper., Savioli e altri aggiungono: in un sangue men nobile del mio.