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ALL’ILLUSTRISSIMO

SIGNOR

FRANCESCO HIARCA

SEGRETARIO DELL’ECCELLENTISS. SENATO

e per la Serenissima Repubblica di Venezia

Residente in Milano.


G
RAZIE non cesserò mai di rendere. Illustrissimo Signor Francesco, al carissimo amico vostro il Signor Girolamo Maria Piccini, poiché per il cortese affabile di lui mezzo mi fu data occasione di conoscere ed ammirare l’infinita gentilezza vostra, e goderne di essa li graziosissimi effetti.

Preso a prima giunta restai dalle soavi maniere vostre, tosto che con tal mezzo potei in Venezia della vostra amabile conversazione partecipare; ma indi a poco in Milano, ove per la Repubblica Serenissima di Venezia a sostenere passaste l’illustre grado di Residente, ebbi agio di penetrar più addentro alla grandezza dell’animo vostro, fornito di tante belle virtù, le quali in pochi giorni vi resero e noto e amato e venerato in quella magnifica Città, in cui si distingue, si conosce e si apprezza il merito.

Un ottimo Ministro, che grato si renda alla nazione appresso di cui in nome del proprio Principe gravissime cose a trattare egli abbia, tanto più può rendere profittevole il di lui servigio, quanto più dell’amore e della stima degli uomini può compromettersi.

Quindi è che nell’atto medesimo in cui vi cattivate l’animo de’ Milanesi, scopritori ed ammiratori delle vere virtù vostre, benemerito vi rendete appresso l’Augusto vostro Senato, che sempremai