Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, IV.djvu/544

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dell’umile Commedia seguir mi piacque gl’inviti, mi lavorai da me medesimo a poco a poco il sistema. Tutti gli esemplari, ch’io aveva dinanzi agli occhi, antichi, moderni, stranieri e Italiani, avevano per me delle difficoltà per piacere; ho lavorato a talento mio, e andava le opere mie approvando e disapprovando, non coll’opinione sospetta e appassionata di me medesimo, ma con quella degli uomini, dei quali aveva io maggiore stima e concetto.

Uno di questi fu Ella, gentilissimo Signor Conte, che mi animò all’impresa, compiacendosi non solo delle Opere mie, ma illuminandomi a migliorarle, ed il poter vantare la di lei approvazione, era per me una quiete d’animo, che non mi faceva sentire le voci de’ maldicenti.

Per giudicar delle opere altrui non basta aver un’idea confusa, uno studio limitato, una cognizione superficiale di quella scienza o di quell’arte di cui si tratta. Le facoltà dell’umano intelletto formano una catena fra di loro, e una dà mano all’altra per l’intelligenza comune. Vi vuole, per formar giudizio d’altrui, una mente come la sua; una mente felice, atta per ogni studio, feconda in ogni genere di buona letteratura; aiutata poi ed illustrata colla fatica, e con quell’uso di studiar per piacere, ch’è stato di lei il più familiare trattenimento.

Conosciuto il valore del di lei merito estraordinario in questa Serenissima Dominante, di cui ella è nato Vassallo, fra i più nobili ed i più antichi Gentiluomini di Capo d’Istria, fu eretta in Padova una cattedra di Scienza Nautica e Geografia, e questa a lei assegnata; e siccome a di lei contemplazione fu stabilita, così, dovendo ella per sue domestiche combinazioni, cinque anni dopo, rinunziarla, fu la cattedra stessa immediatamente soppressa.

Ma in quante altre occasioni ha ella dato saggio del suo sapere e della profonda sua erudizione! Veggonsi fra le Opere sue I quattro libri della spedizione degli Argonauti in Coleo: la Teogonia d’Esiodo, con tre dissertazioni critiche, la prima intorno all’arte di ben tradurre; la seconda intorno alla vita d’Esiodo; la terza intorno ai principi della Idolatria. Della Bussola Nautica: in cui chiaramente dimostra quanto siasi Hallejo ingannato nel suo sistema