Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, IV.djvu/56

Da Wikisource.
50 ATTO SECONDO

gronda la temerità de comparirne davanti in t’una congiuntura tanto pericolosa; ma sta sorpresa, sto scoprimento servirà de fren ai to dessegni e alle mie passion. Per remediar al mal esempio che t’ho dàa in sta occasion, sappi che me condanno da mi medesimo, che confesso esser stà troppo debole, troppo facile, troppo matto. Se ho dito che i vecchi e che i zoveni, che s’innamora, merita compatimento, l’è stà un trasporto dell’amorosa passion. Per altro i vecchi che gh’ha fioib, no i s’ha da innamorar con pregiudizio della so fameggia. I fioi che gh’ha parec, no i s’ha da incapriziar senza el consenso de quello che li ha messi al mondo. Onde fora tutti do de sta casa. Mi per elezion, ti per obbedienza. Mi per rimediar al scandalo che t’ho dà, ti per imparar a viver con cautela, con più giudizio, con più respetto a to pare.

Florindo. Ma, signore...

Pantalone. Animo, digo, fora subito de sta casa.

Florindo. Permettetemi...

Pantalone. Obbedissi, o te trarrò zoso della scala con le mie man.

Florindo. (Maledettissima gelosia, che mi rendesti impaziente). (parte)

Pantalone. Siora Rosaura, no so cossa dir. V’ho volesto ben, ve ne voggio ancora, e ve ne vorrò. Ma un momento solo ha deciso de vu e de mi. De vu, che no sarè più tormentada da sto povero vecchio; de mi, che morirò quanto prima, sacrificando la vita al mio decoro, alla mia estimazion. (parte)

Rosaura. Oime, qual gelo mi ricerca le vene? In qual agitazione si ritrova il mio core? Dite piano, che la parte la so.1 Florindo, scoperto dal padre, non verrà più in mia casa, non sarà più il mio sposo? Ahi, che il dolore mi uccide! Ahi, che l’affanno... Suggerite, che non me ne ricordo. Ahi, che l’affanno mi opprime! Infelice Rosaura, e potrai vivere senza il tuo diletto Florindo? E soffrirai questa dolorosa.. Zitto.

  1. Che ti ho dato.
  2. Figliuoli.
  3. Padre.
  1. Bettin. aggiunge: (verso il suggeritore).