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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, IV.djvu/603

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IL POETA FANATICO 589

     Per il mondo andrem girando,

     Gli altrui vizi criticando.
E chi il merito1 disprezza
     Dei poeti e delle Muse,
     Gente al male solo avvezza,
     Che dal sen virtude escluse,
     Proverà se meglio fia
     Rispettar la poesia.
Poesia, virtù celeste,
     Che in gran pregio un tempo fu,
     Che da certe nuove teste
     Non si stima in oggi più:
     Perchè d’altro sono amanti
     I viziosi e gl’ignoranti. (tutti applaudiscono)

Ottavio. Perchè d’altro sono amanti

     I viziosi e gl’ignoranti.
     Perchè d’altro sono amanti
     I viziosi e gl’ignoranti.

Ovano Pazzio, tenete. (gli dà un bacio)
Breviano Bilio, a voi.

Florindo. Fileno chiede consiglio ad Amore, come abbia ad assicurarsi dell’affetto della sua Nice.

SONETTO.

Dimmi, pietoso Amor, che far poss’io

     Per meritar di Nice mia l’affetto?
     Vuoi tu ch’io m’apra di mia mano il petto,
     E che in dono al mio bene offra il cor mio?
Vuoi che asperso di pianto acerbo e rio,
     A lei mi mostri in doloroso aspetto?
     Vuoi ch’io peni senz’ombra di diletto,
     Vuoi tu ch’io taccia, e in sen nutra il desio?

  1. Bett.: il nome ancor.