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100 | ATTO TERZO |
soggiorno pieno di contentezze. Ecco superato il mio impegno, ecco a fine condotta la macchina che ho disegnata. Mio marito è stato geloso alla follia, e niuno lo ha conosciuto. Due cavalieri sono stati per mia cagione rivali, e niuno lo ha penetrato. La servitù mormorava, ed io mi sono dalle loro mormorazioni sottratta. Conobbi essere una gran città per me e mio marito pericolosa, ed eletta mi sono l’abitazion di un castello. In questa maniera don Roberto non avrà occasione d’esser geloso. Egli viverà quieto, ed io passerò i giorni tranquillamente. Anderò a Castelbuono. Molti crederanno che Castelbuono sia un paese ideale; ma io dico che Castelbuono è quello in cui si elegge di vivere una Dama prudente.
Fine della Commedia.