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L'INCOGNITA 123

SCENA IX.

Strada comune.

Lelio e Brighella.

Lelio. Sì, lo giuro al cielo, o trovami tu Rosaura, o la tua vita la pagherà.

Brighella. Ma come ho io da far a trovarla?

Lelio. Ella non può essere lungi da noi. Fuori di questa terra non può essere andata. Cercala, trovala e pensaci tu.

Brighella. No disela che gh’era un calesse preparado per condurla via? La sarà andada via.

Lelio. In quel calesse non sarà andata via certamente. Il vetturino ha da pensare a guarire dai colpi del mio bastone, ed i cavalli non cammineran con tre gambe.

Brighella. L’ha bastonà el vetturin?

Lelio. Sì, e lo stesso farò di te.

Brighella. L’ha taià una gamba ai cavalli?

Lelio. Una a te ne taglierò, se non mi trovi Rosaura.

Brighella. Caro sior padron, i cavalli con tre gambe i poi camminar; ma mi con una sarà difficile.

Lelio. Non è tempo di facezie. Cerca Rosaura, e in qualunque luogo ella sia, assicurati che la saprò involare, a dispetto di tutto il mondo.

Brighella. Mi farò tutte le diligenze per saverlo, e subito che so qualche cosa, l’avviserò.

Lelio. Non vi è stata cosa da me voluta, che ottenuta non l’abbia.

Brighella. La supplico in grazia: la m’ha dito che i s’ha battudo co sior Conte; com’èla andada a fenir?

Lelio. È venuto mio padre e gli ha salvato la vita.

Brighella. Povero sior Pantalon!

Lelio. Ma che non torni; ma che non torni mio padre in un caso simile. Giuro al cielo! Venirsi a esporre in difesa d’un mio nemico, quando ho la spada in mano? Mio padre ha poca prudenza.