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LA DAMA PRUDENTE 21


permette che riceva visite, che si lasci servire, e poi more, e spasima, e la tormenta per gelosia). (da sè)

Paggio. Oh, questa è bella. Sentite cosa le ha detto. Voi, dice, vi fate bella per piacere alla conversazione.

Colombina. Ed ella che cosa ha risposto?

Paggio. Non ho potuto sentire. Non mi ricordo un’altra cosa... E sì era bella... Oh sì, ora mi sovviene. Dice: Non voglio che andiate tanto scoperta. La padrona si è messa a ridere; e il padrone si è cavata con rabbia la parrucca di testa, e l’ha gettata sul fuoco.

Colombina. Oh bello! Oh caro!

Paggio. Io ho veduto questa bella cosa dalla portiera, e mi son messo a ridere forte forte. La padrona mi ha sentito, e mi ha cacciato via.

Colombina. In verità, si sentono delle belle cose.

Paggio. Io ho paura che il padrone diventi pazzo.

Colombina. Se non avesse per moglie una dama prudente, a quest’ora sarebbe legato.

Paggio. Ma che diavolo ha?

Colombina. Non lo so.

Paggio. Ho sentito a dir ch’è geloso.

Colombina. Chi ve l’ha detto?

Paggio. Che cosa vuol dir geloso?

Colombina. Non lo sapete?

Paggio. Io no. 1

Colombina. Tanto meglio.

Paggio. Cara Colombina, ditemi. Cosa vuol dire?

Colombina. (È meglio deluderlo, per non tenerlo in malizia), (da sè) Geloso vuol dir gelato, che ha freddo.

Paggio. E cos’è quella cosa che il padrone vuole che la padrona tenga coperta?

Colombina. La testa, acciocchè non si raffreddi. (Questi ragazzi vogliono saper tutto). (da sè) Ecco la padrona. (1)

  1. Segue nell’ed. Paper.: «Col. Se non lo sapete, non lo voglio dire. Pagg. Cara Colombina, ditemelo. Col. Non vi voglio dir niente. Pagg. Se non me lo dite voi, lo dimanderò a Menico staffiere, e me lo dirà. Col. (È meglio ecc.)»