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ALL’ILLUSTRISSIMO

SIGNOR

GIOVANNI COLOMBO

per la Serenissima Repubblica di Venezia

RESIDENTE IN MILANO.


G
IACCHÈ in quest’anno1 sperar non posso d’essere a Lei vicino colla persona, voglio pertanto (Illustrissimo Signor Giovanni) avvicinarmele quanto più posso coll’animo non solamente, ma coll’opera della penna e con qualche tributo del mio rispetto. La prima volta ch’ebbi l’onore di conoscerLa fu in Torino, ove era Ella presso sua Maestà Sarda, Residente per la Serenissima Repubblica di Venezia, il primo a tal carica eletto, dopo gli straordinari Ministri. Colà, onorato io dalla di lei protezione, e ammesso all’amabile conversazione sua, conobbi quanto bene appoggiato erale il pesante onorevole carico, e con quanto merito lo sosteneva. Vidi io medesimo in quanta stima era Ella presso la Regia Corte, presso gli Esteri Ministri, e quanto amore e stima aveasi dalla Città tutta acquistato. Torino è una Città che onora infinitamente la nostra Italia, quantunque situata, dirò così, sul margine della Francia, non poche abbia adottate delle sue lodevoli costumanze; onde avendo essa il comodo di potersi scegliere delle due Nazioni il meglio, ha formato un sistema degno di ammirazione e di lode. In qualche altro luogo di queste mie stampe, parrà ch’io non sia stato allora del mio soggiorno in Torino intieramente contento, ma ciò fu soltanto per rapporto a qualche disputa di Teatro, non perchè io non conoscessi il pregio altissimo di una sì bella, di una sì colta Me-
  1. Questa lettera di dedica fu stampata la prima volta nel t. VIII dell’ed. Paperini di Firenze, che porta la data del 1754, ma veramente uscì nell’aprile del ’55.