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LA DONNA VOLUBILE 401

Colombina. Ecco l’andrien a fiori.

Rosaura. Credi tu che anderà bene?

Colombina. Anderà benissimo.

Rosaura. Mi pare antico.

Colombina. Voi sapete quel ch’egli è; l’avete portato tante volte.

Rosaura. Mettiamolo dunque.

Brighella. Eccola servida del thè.

Rosaura. Benissimo. (a Brighella)

Brighella. Lo vorla?

Rosaura. Aspetta. (a Brighella)

Colombina. Signora padrona, vi sono delle visite.

Rosaura. E chi sono?

Brighella. El se giazza. (mostrando il thè)

Rosaura. Aspetta.

Colombina. La signora Beatrice e la signora Eleonora.

Rosaura. Sì, sì, ho piacere. Darò loro la nuova ch’io sono sposa.

Colombina. Presto, levatevi quell’andrien, e mettetevi questo.

Rosaura. No, no, vi vuol troppo tempo. È meglio che io tenga questo.

Colombina. Oh via, facciamo presto.

Rosaura. Ti dico che non lo voglio.

Colombina. (Oh che pazienza!) (da sè, parte)

Brighella. Signora, el se giazza. (come sopra)

Rosaura. Brighella, va a dire a quelle signore che passino. Preparate le sedie. (a Corallina)

Brighella. E el thè?

Rosaura. Non voglio altro.

Brighella. (Uh, sia maledetto i matti). (getta via il thè, e parte)

Corallina. (Se avessi due teste, me ne getterei via una). (parte)

SCENA XVI.

Rosaura, Eleonora e Beatrice.

Rosaura. Oh compatitemi, mi stava vestendo.

Eleonora. Con noi non vi avete a prendere soggezione.

Beatrice. Riverisco la signora Rosaura.