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LA DONNA VOLUBILE 419

Corallina. Indegno! Datemi il mio danaro.

Brighella. Sior sì, vago a servirla. La vol che porta el caffè? La servo subito. (a Pantalone, e parte)

Anselmo. Io non voglio altro caffè. Signori, auguro a tutti la buona notte; io me ne vado colla mia sposa.

Florindo. Ed io pure partirò colla signora Beatrice; giacchè mi ha accordato di sposarla mio padre, assicurato del carattere della signora Rosaura.

Lelio. Io parimenti anderò a concludere colla signora Eleonora.

Rosaura. Ed io resterò qui, col rossore di essere abbandonata e schernita? Ah sì, me lo merito. Questo è il gastigo della Donna Volubile; voler tutto e non aver niente. Cambiarsi sempre e non risolver mai, e finalmente voler esser costante, quando non v’è più tempo. (parte)

Fine della Commedia.