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ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Camera di Monsieur Rainmur con burò, tavolino e baulli.

Monsieur Rainmur e due Servitori.

Rainmur. (Va levando dal burò vari sacchetti di monete, e li mette in un baullo, mentre due servitori ripongono in un altro baullo i di lui vestiti: tutto facendo senza parlare.)

SCENA II.

Madamigella Giannina e detto.

Madamigella. Signor zio, mi è permesso?

Rainmur. Cosa volete? (con un sacchetto in mano)

Madamigella. Vorrei, se mi permettete, dirvi il mio sentimento sulla risoluzione che siete per fare.

Rainmur. La risoluzione è fatta; andiamo a Livorno. (mette il sacchetto nel baullo)

Madamigella. Partir di Venezia così repentinamente, parmi che sia un affronto al padrone di questa casa.

Rainmur. Ne ho ricevuti di peggio. (va al burò per un sacchetto)

Madamigella. Avete parlato col signor Pantalone?

Rainmur. Non l’ho veduto. (porta il sacchetto nel baullo)

Madamigella. Vorrebbe la convenienza, che gli parlaste.

Rainmur. Andate nella vostra camera.

Madamigella. Ma.... Signore....

Rainmur. Andate a far della vostra roba quello che qui si fa della mia. (toma al burò)

Madamigella. Mentre vi parlo, le robe mie si ripongono ne’ baulli. Rispetto gli ordini vostri.

Rainmur. Bene. (ripone un sacchetto nel baullo)