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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/375

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LE DONNE CURIOSE 361


mento delle cose necessarie, cioè mobili, lumi, servitù, libri e carta ecc.".

5. "Che sia proibita per sempre la introduzion delle donne, acciò non nascano scandali, dissensioni, gelosie e cose simili".

6. "Che l’avanzo del denaro che non si spendesse, vada in una cassa in deposito, per socconere qualche povero vergognoso".

7. "Che se qualcheduno della compagnia caderà in qualche disgrazia, senza intacco della sua riputazione, sia assististo dagli altri, e difeso con amore fraterno".

8. "Chi commetterà qualche delitto o qualche azione indegna, sarà scacciato dalla compagnia".

9. (E questo el xe el più grazioso, el più comodo de tutti). "Che sieno bandite le cerimonie,1 i complimenti, le affettazioni:2 chi vuol andar vada, chi vuol restar resti; e non vi sia altro saluto, altro complimento che questo: amicizia, amicizia". Cossa ghe par? Ela una compagnia adorabile?

Flamminio. Sempre più mi consolo di esservi stato ammesso.

SCENA V.

Brighella e detti.

Brighella. Signori, co le comanda, è in tavola. (parte)

Pantalone. Andemo.

Flamminio. Favorite. (fa cenno che vada prima)

Pantalone. Vedeu? Queste le xe freddure contra el capitolo ultimo. Chi xe più vicini alla porta, va fora prima dei altri. Senza complimenti. Amicizia. (parte)

Flamminio. Oh bella cosa! Oh bellissima cosa! (parte)

Lelio. Andiamo, amici. La rabbia che ho avuto con mia moglie, mi ha fatto venire un appetito terribile. (parte)

Ottavio. Io mangio sempre bene ugualmente, perchè rido di tutto, e non m’inquieto mai. (parte)

  1. Pap. aggiunge: i brindesi.
  2. Segue nell’ed. Pap.: che a tavola chi ha fame, se ne prenda: chi ha sete, beva: chi vuol andar ecc.