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142 ATTO PRIMO

SCENA VI.

Donna Aurelia e Argentina; poi di dentro donna Violante.

Aurelia. Argentina.

Argentina. Signora.

Aurelia. Ha un gran caldo la tua padrona.

Argentina. Effetti della vedovanza.

Aurelia. Patisce a stare senza marito?

Argentina. Non mi fate dire...

Aurelia. Raccontami qualche cosa.

Argentina. Se potessi...

Violante. Argentina. (di dentro)

Argentina. Verrò da voi, signora. Vi racconterò ogni cosa. (a donna Aurelia)

Aurelia. Tutto il giorno pazzie.

Argentina. Quelle del giorno non contan niente: bisogna veder quelle della notte.

Aurelia. Deve smaniare.

Argentina. Come una bestia.

Violante. Argentina. (di dentro)

Argentina. Vengo. Oh belle cose! son fanciulla, ma qualche cosa capisco. Vengo, vengo; vi narrerò. (parte)

SCENA VII.

Donna Aurelia, poi donna Elvira.

Aurelia. Eh! in oggi le fanciulle la sanno lunga. Ma dov’è donna Elvira, che ha fatto sparire donna Violante? Io non la vedo venire. (s’accosta all’uscio) Amica, che fate costì? Venite, ch’io son sola.

Elvira. Sento che la bile mi affoga.

Aurelia. Con chi l’avete?

Elvira. Con quella incivile di mia cognata.

Aurelia. E per lei vi scaldate il sangue? Mettetela in ridicolo, come fanno tanti, e non le badate.