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LA DONNA DI TESTA DEBOLE 161


ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Strada.

Don Gismondo, poi Traccagnino.

Gismondo. Don Roberto colle sue caricature va sempre più impossessandosi del cuore di donna Violante. Convien rovinarlo; convien discreditarlo. Se mi riesce far passare questi versi per suoi; se posso far che li abbia donna Violante, come da lui mandati...

Traccagnino. (Parlando verso la scena di dove esce) Corpo de mi; se no ti me la paghi, dime che no son fiol de me pader.

Gismondo. (Quest’è il servo di don Roberto). (da sè)

Traccagnino. A mi un’insolenza de sta sorte? dirme mezzan? Sangue de mi! mezzan a un omo della mia statura?