Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XII.djvu/32

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26 ATTO PRIMO
Pedro.   Vi dirò ch’è spiritoso in tutto;

Che nelle scioccherie si vede che fa frutto.
Rinaldino. Sotto un sì gran maestro non posso apprender meno.
Pedro. Finirem questo viaggio. (Non posso stare in freno).
Marianna. Via, Rinaldino, abbiate un po’ di convenienza:
Serbate all’aio vostro rispetto e obbedienza.
E voi soffrite ancora il peso che vi dà;
Ritornati alla patria, sarete in libertà.
Sperai che col vedere, sperai che col viaggiare,
Lo spirito vivace s’avesse a moderare;
E non dispero ancora, e ancor non mi confondo.
Imparerà col tempo a conoscere il mondo.
Pedro. Il vostro buon figliuolo, signora, a quel ch’io veggio
Imparerà del mondo a conoscere il peggio.
Marianna. Don Pedro, a quel ch’io vedo, di viaggiar siete stanco.
Rinaldino. Mandiamolo al paese.
Pedro.   Al mio dover non manco.
Non manco al mio rispetto. Farlo per ben, ma poi
Egli è figliuolo vostro. Ci penserete voi. (parte)

SCENA V.

Donna Marianna, Rinaldino.

Marianna. Rinaldino, per dirla, voi un poco eccedete;

Unico figlio mio, tutto il mio amor voi siete.
Vedova in verde etate, sol con voi mi consolo,
A viaggiar mi soggetto per contentar voi solo;
Ma ritornando un giorno dove voi siete nato,
Vorrei che si dicesse, che avete profittato.
Fate alla madre onore, fate onore a voi stesso.
Di fanciullesche cose non è più tempo adesso.
Io dai parenti vostri sarò rimproverata...
Rinaldino. E non si vede ancora venir la cioccolata.
Marianna. Così voi mi badate? Che poca discrezione!
Rinaldino. Sarà mezza mattina. Non si fa colazione?