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          Rendemi la vergogna della ragione il lume:
          Cambiar prometto il core, cambiare il mio costume.
          E in quella vita umile, che aveami destinata.
          Vivere collo sposo prometto accompagnata».

Speriamo che donna Livia avrà mantenuto la sua promessa; ma dato quel caratterino, con buona pace dello Schedoni ne dubitiamo assai.

Goldoni dedicò la D. Stravagante al conte Giovanni De Cattaneo, uomo ornato di buone lettere, istoriografo di Federico il Grande e suo agente in Venezia; nella cui casa si raunava l’Accademia detta degli Industriosi fondata da lui l’anno 1758, e da non confondersi con l’altra omonima che fioriva sullo scorcio del seicento. «In essa correva l’uso di proporre l’argomento per la vicina tornata, e nel tratteirlo servivansi gli accademici della prosa e del verso, come più accadeva loro i acconcio». (Battagia. - Delle Accademie venez., Venezia, 1816. Sul Cattaneo, oltrs gli autori citati da Arch. Neri, G. Baretti e i Gesuiti [in Giorn. stor. d. lett. it. 1899, supplemento n. 2, p. 107] e Strenna Rachitici [Venezia, 1907, p. 70] vedasi G. Dandolo. La caduta della Rep. di Ven., Venezia, 1859, voi. 1, p. 362).

C. M.


La Donna stravagante fu impressa la prima volta a Venezia, l’anno 1760. nel t. VI dell’ed. Pitten, e quindi a Bologna (a S. Tomaso d’Aquino, 1760): uscì poi nuovamente a Venezia (Savioli VI, ’73; Zatta cl. 3a, VI, ’92) e a Bologna (a S. Tomaso, ’75), a Torino (Guibert e Orgeas X. ’76), a Livorno (Masi XV, ’90), a Lucca (Bonsignon XXVII, ’91) e forse altrove nel Settecento. — La presente ristampa fu principalmente compiuta sul testo dell’ed. Pitteri. Valgono le solite avvertenze. La data della recita quale si legge nella intestazione del Pitteri, 1746, è uno sbaglio di stampa, corretto già dallo Spinelli, Bibliografia goldoniana, Milano, 1664, pag. 67.