Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XV.djvu/374

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rossore e con quel castigo che merita, poichè gli acciecati Padroni lasciano talora anche dopo morte la memoria della loro fatuità e debolezza, beneficandole per le loro insidie, e per le loro studiate simulazioni.

Io ho avuto in vista in questa Commedia di smascherare alcune di queste false zelanti per li loro padroni, e d’illuminare altresì que’ tali che più credono ad una mercenaria adulatrice servente, anzichè ai parenti, agli amici, ed al loro sangue medesimo.