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LA SPOSA SAGACE 533
Per evitar, signori, che nasca un precipizio,

Son pronta di me stessa a fare un sagrifizio.
Per l’umile rispetto, per il figliale amore,
Supero l’avversione, sagrifico il mio cuore.
Cessino fra di voi, cessin gli sdegni e l’onte;
Eccomi al duro passo. Darò la mano al Conte.
Policarpio. Cara la mia figliuola, piango per tenerezza.
Petronilla. No, cedere all’impegno saria una debolezza.
Al Cavalier la sposa promessa ho in questo loco.
L’ha da sposar, se andasse tutta la casa a fuoco.
(parte)
Barbara. La casa in precipizio per me non si riduca.
(a don Policarpio)
Policarpio. Vada in cenere il mondo, hai da sposare il Duca.
(parte)
Barbara. Più non si può tacere; dee terminar lo scherzo;
E fra due litiganti dee trionfare il terzo. (parte)

Fine dell’Atto Quarto.