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IL MATRIMONIO PER CONCORSO 513

Pandolfo. Ci avete qualche difficoltà? Non avete che a domandare a Filippo, al locandiere.

Roberto. Lo credo a voi, poichè me lo dite.

Pandolfo. Avete veduta mia figlia?

Roberto. Per dirvi la verità1, l’ho veduta.

Pandolfo. E bene, che vi pare di lei? Siete persuaso?

Roberto. Signore, vi assicuro che mi ha piaciuto2 infinitamente; ed oltre al merito suo personale, riconosco in vostra figliuola un fondo di virtù e di bontà che innamora.

Pandolfo. Ah, che ne dite? Gli affissi sono sinceri?

Roberto. Circa alla sincerità dell’esposto, non vi è niente che dire: ma caro signor come vi chiamate in grazia?3

Pandolfo. Pandolfo, per obbedirvi.

Roberto. Caro signor Pandolfo, esporre una giovane in tal maniera alla pubblica derisione, è un avvilirla, un discreditarla4, un sagrificarla.

Pandolfo. Eh scusatemi, non sapete in ciò quello che vi diciate5. Ho fatto, ed ho fatto bene per più ragioni. In primo luogo in Inghilterra si usa, in secondo luogo quest’uso6 si dovrebbe praticare per tutto; mentre, se vi è qualche buona giovane da maritare, sono sì poche al mondo, ch’è7 bene che il pubblico le conosca; e in terzo luogo, se tutti i matrimoni si facessero per concorso, non si vedrebbero tante mogli e tanti mariti pentiti al terzo giorno, e disperati per tutta la vita8.

Roberto. Io non sono persuaso delle vostre ragioni9 Se ciò qualche volta si è fatto in Londra, sarà perchè in Inghilterra sono quasi tutti filosofi, e fra mille filosofi ragionati, ve n’è sempre qualcheduno di stravagante. Oltre a ciò bisogna vedere....

Pandolfo. Signore, questi sono ragionamenti inutili. Vi piace o non vi piace la mia figliuola?10

Roberto. Per dir vero11, mi piace infinitamente.

  1. C. s.: il vero.
  2. C. s.: che mi è piacciuta ecc.
  3. C. s.: Circa alla sincerilà dell’esporla non vi è male, ma caro signore... come vi chiamate?
  4. C. s.: un determinarla.
  5. C. s.: cosa vi diciate.
  6. C. s.: In secondo, quest’uso dovrebbe praticarsi ecc.
  7. C. s.: che è.
  8. C. s.: la loro vita.
  9. C. s.: Le vostre ragioni non mi persuadono.
  10. C. s.: mia figlia?
  11. C. s.: Per dire il vero.