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IL MATRIMONIO PER CONCORSO 567

Lisetta. Perchè... perchè.... Se potessi dirvi il perchè.

Pandolfo. Di’1 la verità, perchè tu eri ancora incantata2 in quell’animale di Filippo?

Lisetta. Potrebbe darsi3 che diceste la verità.

Pandolfo. Eh, io4 la so lunga: non fallo mai5, capisco, vedo, conosco6, ho una penetrazione infinita.

Servitore. Signore, è il signor7 colonello che la domanda. (a Pandolfo)

Pandolfo. Oh buono!

Lisetta. Oh bravo!

Pandolfo. Venga, venga8, non lo fate aspettare. (servitore via9)

SCENA XIV.

Pandolfo, Lisetta, poi Filippo da colonello.

Pandolfo. Segno che ti stima, che ti vuol bene.

Lisetta. (Sì sì, il signor colonello mi ama, ne son sicura). (da sè, ridendo)

Pandolfo. Ah signor colonello, gli faccio umilissima riverenza. Mia figlia è pentita, gli domanda scusa, ed è tutta10 disposta ai comandi suoi11, non è egli vero, Lisetta? Ditegli anche voi qualche cosa.

Lisetta. Si assicuri, signor colonello, che ho per lei tutta la stima, e che l’amerò con tutta la tenerezza12.

Pandolfo. (Brava, brava, così mi piace). Che ne dice, è contento il signor colonello?

Filippo. Tartaifle, ringraziar to fortuna. Ringraziar pellezza de to Lisetta13, che desarmar mia collera, e foler mi far sacrifizio a Cupido de mia fendetta14.

  1. C. s.: Dimmi.
  2. C. s.: perchè eri ancora innamorata ecc.
  3. C. s.: anche darsi.
  4. C. s.: Io, io ecc.
  5. Nelle ed.i cit. c’è punto fermo.
  6. Segue nelle ed.i cit.: ho una testa fina, una penetrazione ecc.
  7. C. s.: Signore. Il signor ecc.
  8. C. s.: Venga subito.
  9. C. s.: il servitore parte.
  10. C. s.: ed è ora tutta ecc.
  11. Nelle ed.i cit. c’è punto fermo.
  12. con tutta tenerezza.
  13. C. s.: Tartaifell. Ringraziar to fortune. Ringraziar pellezze de to Lisette ecc.
  14. C. s.: sacrifizie a Cupide di mie fendette.