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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1923, XXII.djvu/227

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L'AUTORE

A CHI LEGGE1

D

OPO tutto quello ch’io ho detto nel terzo volume delle mie memorie2 il Pubblico non doveva aspettarsi da me la traduzione in lingua italiana del mio Bourru Bienfaisant.

Una circostanza singolare mi ha animato a sormontare tutte le difficoltà; l’amicizia mi ha fatto occupare piacevolmente in quest’opera qualche sera del crudo inverno dell’anno scorso 3, e l’uso ch’io dovea fare del profitto4 di questo mio lavoro, ha finito di persuadermi.

So che due traduzioni Italiane corrono da qualche tempo l'Italia5; non le conosco; le credo buone; ma credo che i miei Compatrioti non saran malcontenti di averne una fatta da me medesimo.

Io ho avuto nel farla un avvantaggio sopra degli altri; un semplice traduttore non osa scostarsi, nelle difficoltà, dal senso litterale; io padrone dell’opera mia, ho potuto di quando in quando cambiar le frasi, per meglio appropriarle al gusto e all’uso della mia nazione.

  1. Questo avvertimento al lettore trovasi stampato in fine della commedia tradotta dall’autore stesso, pp. 94-95 del testo originale.
  2. Allude ai famosi Mémoires de M. Goldoni etc. che uscirono in tre tomi nel 1787 a Parigi (chez la Veuve Duchesne). Vedasi la Nota storica.
  3. Allude alla rigida stagione invernale 1788-89.
  4. Testo: proffitto.
  5. Allude alle traduzioni di Pietro Candoni e di Elisabetta Caminer, l’una e l’altra stampate a Venezia nel 1772.