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DON GIOVANNI TENORIO | 303 |
Elisa. Mi deridi, crudele?
Carino. Ah no, mi pento
Della mia crudeltà.
Elisa. De' tuoi sospetti
Mi parlerai mai più?
Carino. No, mio tesoro.
Elisa. Mi sarai tu fedel?
Carino. Sino alla morte.
Ma non perdiamo inutilmente, o cara,
I preziosi momenti. Andiam, le destre
Unisca amor; la genitrice accorda...
Elisa. Andiamo sì, che te seguir sol bramo.
Carino. Grazie, numi del cielo, ho racquistata
La smarrita mia pace, il più felice
Degli amanti son io. (parte
Elisa. Miser Carino!
Li vorrebber così le scaltre donne. (parte
Fine dell’Atto Secondo.