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374 ATTO PRIMO
Ma sì facil non è che tal sia sempre.

Deh, ponetevi in salvo: avrete tempo
Meglio così di rilevar qual sia
Con voi codesto re.
Rinaldo.   No, non mi trovi
Effeminato in coniugali amplessi.
Ite. Voi nel castello, e tu, Ruggiero,
Segui la madre.
Ruggiero.   Oh Dio! Deh, non vogliate
Che mi stacchi da voi: bramo presente
Esser anch’io del nostro Re all’aspetto.
Padre, chi sa qual de’ nemici vostri
Esser potrà l’ardir?
Rinaldo.   Che far vorresti
Contro i nemici miei?
Ruggiero.   Mostrar ch’io sono
Degno figlio di voi. Di Carlo in faccia
Sostener l’onor vostro; e s’uopo fosse,
Con la spada provar...
Rinaldo.   Frena cotesto
Sconsigliato valor. Del Re l’aspetto
Non sai ch’è sagro? Ei rappresenta in terra
La potenza de’ numi. Ah non fia mai,
Per qualunque ragion, mio caro figlio,
Che alla regia Maestà scemi il rispetto:
Vanne, e m’attendi; e voi, saggia Clarice,
Moderate il cordoglio; itene, in breve
Sarò con voi.
Clarice.   Lo voglia il ciel, ma temo.
Andiamo, figlio mio, così comanda
Il signor nostro: andiam; sa Dio, Ruggiero,
Se lo vedrem mai più. (s’invia al Castello
Ruggiero.   Povera madre!
Mi fa pietà! Frenar non posso il pianto.
Rinaldo. Ruggiero? Olà, che fai?