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ATTO PRIMO.

SCENA PRIMA.1

Cortile magnifico corrispondente alla gran Piazza, con Archi trionfali, preparati per il ricevimento di Bellisario, con Trono da una parte.

Giustiniano in Trono, Filippo, Narsete, poi Bellisario in Carro trionfale tirato da’ Prigionieri, che a poco a poco si vede venir di lontano per li Archi a suono di Stromenti.

Giustiniano. Popoli di Bisanzio. Il nostro Eroe

Riede carco di Palme, e noi godiamo
Di sue Vittorie i frutti. 11 Perso audace
Già sconfitto ed oppresso, or più non spera
Di rialzar l’orgoglioso Capo.
Colui, che tanto ha resi al braccio suo
Famigliari i Trionfi, oggi vi reca
Tra catene un nemico, il più possente,
Il più ostinato, che nell’Asia osasse
Volger contro di noi l’armi superbe.
In me, fidi, scorgete il Signor vostro;
Ma in Bellisario venerar dovete
Il Nume Tutellar (sic) del nostro Impero;
Che s’io detto le leggi, ei le difende,
E s’io impugno lo scettro, ei lo sostiene.
È tempo ormai, ch’egli da noi riceva
Un grato testimon del nostro affetto;
Quell’alto onor, cui Cesare il destina,
Giuri osservar ciascun di voi, che degno
È ben di vostra fè, chi per la fede
Vostra s’espose, e tanto sangue ha sparso.

  1. Corrisponde elle prime due scene dell’edizione Zatta.