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Temuto Bellisario ecc.

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.     .     .     .     .     .      Filippo istesso
Perde tutto il coraggio, e dalle mani
Quasi gli cade (sic) il ferro. In un momento
Chi in quà, chi in là pien di timor fuggìa.
Gl’inseguiron i tuoi, ne preser molti,
E fra questi Filippo, il qual fra ceppi
Condotto fu di Bellisario al piede.
Ei glorioso ritorna, e fora giunto ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     

SCENA ULTIMA

Bellisario, Filippo incatenato, Popolo, e detti.

Bellisario.   Diam grazie ai Numi

Di sì bella vittoria.
Filippo.   (Inique stelle!)
Giustiniano. Vieni, glorioso Eroe, la tua vittoria ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
Bellisario. Bastami l’amor tuo, questo compensa
Ogni mio danno, ed altro don non curo.
Giustiniano. E tu, superbo, in questo dì t’appresta (a Filippo
L’empio capo a lasciar sotto la scure
D’un Carnefice vile.
Filippo.   A me tal morte?
Supplizio infame a chi di Rege è figlio?
Và, che non sai regnar, nè sai qual morte
Si debba ad un mio pari.
Giustiniano.   Io sò qual morte
Si debba a un traditore.
Filippo.   (Destin crudele!)
Narsete. (Che ardir!)
Antonia.   (Che temerario!)
Bellisario.   (Oh, che fortezza!)