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BELISARIO 91
Dell’amor mio, di mia pietade, or sei

Cagion del pianto mio, del mio cordoglio.
Teodora. Ma Belisario è pur...
Giustiniano.   L’uom più innocente
Che sia sopra la terra, e il più infelice
Scopo di femminil sdegno protervo.
L’infedele tu sei; tu la spietata.
Teodora. Chi è colui che m’accusa? Io mi difendo.

SCENA VI.

Antonia e detti.

Antonia. Difenditi, se puoi; t’accusa Antonia.

Teodora. (M’ha tradita Narsete, oh me infelice!) (da sè
Belisario. Antonia, idolo mio, vieni, ove sei?
Antonia. Belisario, mio ben; qual ti riveggo?
Giustiniano. (Amanti sventurati!) (da sè
Antonia.   Or t’ammutisci? (a Teodora
Quell’Antonia son io...
Teodora.   Sì, quella sei
Che doveva morir. Io la tua morte
Procurai per vendetta, e sol mi duole
Che ingannommi Narsete e che ancor vivi.
Ecco, più non mi celo, ecco una donna,
Il di cui nome nell’età venture
Terribile sarà. Son io colei
Che seppe trionfar del glorioso
Trionfator d’eserciti nemici.
Belisario è innocente, io son la rea;
Che si tarda a punirmi? Or che compita
Ho la vendetta mia, morrò contenta.
Belisario. Che fierezza!
Antonia.   Che ardir!