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LA SPOSA PERSIANA | 185 |
SCENA VIII.
Fatima, Tamas, poi Osmano colla sciabla1 alla mano.
Tamas. Che cerchi?
Osmano. Ah, mori... (drizzando un colpo a Tamas
Tamas. Nelle mie stanze?
Osmano. Indegno!
Le stanze del Soffì non tratterrian mio sdegno.
Sì, mori, scellerato. (volendolo ferire
Fatima. Ah caro padre! (si frappone
Osmano. Ah figlia,
Qual destin ti conduce? qual follia ti consiglia?
Scostati, forsennata; lascia che l’empio mora,
O d’essere tuo padre potrò scordarmi ancora.
Fatima. Scordati d’esser padre, ma Fatima non osa
Scordar con quel di figlia il bel nome di sposa.
Tamas. Lascia che avanzi il passo quell’aggressore ardito,
O io più facilmente mi scordo esser marito, (a Fatima
Fatima. Ambi stendete il ferro; a me date la morte.
In me sfoghi lo sdegno il padre ed il consorte.
Osmano. Perfido! (avventandosi contro Tamas
Fatima. Ecco il mio petto. (si pone dinanzi al Padre
Osmano. Ingrata! (rubandosi
Tamas. Il colpo arresti?
(ad Osmano
I Tartari famosi, gli eroi Persian son questi?
Eccomi: io non ti temo, odio ho per te, e dispetto.
Ruota quel ferro, audace; a piè fermo ti aspetto.
Osmano. Perfido! insulti ancora? l’ira non ha più freno.
Scostati, temeraria... (a Falima) Indegno! (contro Tamas
Fatima. Eccoti il seno.
(come sopra
Tamas. E che t’arresta? dimmi, l’amor di genitore,
- ↑ Così nel testo.