Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu/50

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ATTO SECONDO
Questo foglio ei vergò. Vedi, se tanto

Negli oscuri1 di vita ultimi istanti
Puote un uomo che muore. Amanzio, leggi.
(dà il foglio ad Amanzio
Amanzio. Poiché mi niega un successore il Cielo
Aver del letto mio, questo fia scielto2
Dal volere d’Arianna, allorché i Dei
Troncato avran della mia vita il filo.

Arianna. Scielsi 3 dunque Anastasio, e scielsi in lui
AI gran Zenone il successor più degno.
Amanzio. Augusta, il foglio altro contien.
Arianna.   Sì, leggi;
E tu trema in udir ciò che Zenone (a Vitaliano
Qui lasciò scritto, e a Vitalian riporta,
Che scorgerà4 sovra di lui compiuto 5
L’augusto cenno.
Polimante.   (Il mio timor s’accresce).
Amanzio. La mia corona e la fatal mia spada
Fra le ceneri mie siano serbate,
E diansi in premio a chi trarrà dal mondo
Il ribelle più rio che l’Asia infesta.

Arianna. Udisti? Di Zenon quella è la tomba;
Ivi stan chiuse le sublimi spoglie,
Spoglie dovute a chi averà la gloria
Di trar dal mondo Vitalian superbo.
Vitaliano. Basta, non più. Se Vitalian qui fosse,
Tanto non s’ardiria. Saran fra poco
Quelle spoglie trofeo del mio signore.
Vi pentirete un dì d’aver sì male
Corrisposto al suo amor. Fra brev’istanti 6
Attendetelo pur fra quelle mura
Vincitor, trionfante: 7 allora invano
Chiederete pietà.

  1. Ms.: Negl’oscuri.
  2. Ms.: scelto.
  3. Ms.: Scelsi.
  4. Ms.: vederà.
  5. Ms.: compito.
  6. Ms.: instanti.
  7. Ms.: vittorioso.