Vai al contenuto

Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXV.djvu/111

Da Wikisource.

GLI AMORI DI ALESSANDRO 107
Le mura penetrò.

Policrate.   Forse Alessandro
Dalle mani di Dario ebbe la morte?
Niso. No, Alessando è vicino a queste porte.
Lisimaco. Si avvicina ad Arbela!
Niso.   Inaspettato
Arrivò a queste mura,
E la perdita nostra è omai sicura.
Lisimaco. Lo secondin gli Dei.
Policrate.   Ma tu, Lisimaco,
Che per tutta la Persia
Hai chi ti reca i più sinceri avvisi,
Come giungon tai fatti a te improvvisi?
Lisimaco. E chi seguir potrebbe
La traccia prodigiosa
Di un eroe vigilante,
Che promove e risolve in un istante?
Vinta avrà Babilonia....
Niso. No, vinta ancor non l’ha.
Lisimaco. Se non l’ha vinta ancor, la vincerà.
Lodo i consigli suoi. Sa che in Arbela
Son di Dario i tesori. In queste mura
Sa che le di lui figlie
Per comando del padre hanno il ricetto,
E in sua balìa di rimirarle aspetto.
Venga il trionfatore
Venga il conquistatore,
Pugni, vinca, trionfi, io vado intanto
Le sue vittorie a presagir col canto. (parte

SCENA IH.

Policrate e Niso.

Policrate. Odi, come favella

Del re di Persia un suddito malnato.