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LA DALMATINA 41

SCENA VI.

Ibraim e detto.

Ibraim. Dimmi, vedesti Alì?

Marmut.   Lo vidi in questo loco;
Ei si trattenne meco a ragionare un poco.
Femmi veder gli schiavi che nuovamente ha colti,
E per quel che ho veduto, son questa volta in molti.
Ibraim. Sai dove sia al presente?
Marmut.   So che di te cercava;
Teco desio non poco di favellar mostrava.
Ancor non l’hai veduto?
Ibraim.   Non l’ho veduto ancora:
Stetti ne’ miei giardini col Dalmatin finora.
Dimmi, è noto ad Alì, che vendesti Zandira?
Marmut. Gli è noto, ed ha per dirla mostrato un poco d’ira.
Ibraim. Sdegnisi a suo talento, ma lo sdegnarsi è vano:
La vendita è già corsa; ed il danaro ho in mano.
Marmut. Ed io per tua mercede ho in man la sensaria.
Dica quel che sa dire, convien ch’egli ci stia.
Ibraim. Eccolo a questa volta.
Marmut.   Signor, con tua licenza.
Ibraim. Fermati.
Marmut.   Un certo affare m’astringe alla partenza.
Se occorrerà ch’io torni, verrò da qui a un momento.
(Per or più non mi vedono; colui mi fa spavento).
(da sè, e parte

SCENA VII.

Ibraim, poi Alì.

Ibraim. Torvo mi sembra in faccia; lo so che del contratto

Meco vorrà lagnarsi, ma quel che è fatto è fatto.
Alì. Ibraim, la mia schiava.
Ibraim.   Non è più tua Zandira.