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Rosalba. Vada ben, vada male, in voi confido.

Giacinto. Ma intanto, o bella,
Che qui soli restiamo...
Rosalba. Cosa vorreste far?
Giacinto. D’amor parliamo.

Lasciate ch’io vi miri,
     Luci vezzose e belle.
     Voi siete vaghe stelle,
     Che con soavi giri
     Beate questo cor.
In voi sta la mia vita,
     Se per voi sole io vivo,
     Voi sol prestate aita
     Al mio cocente ardor.
               Lasciate etc.

Rosalba. Ma già vien Triticone.

Giacinto. Passeggiate la sala, ed io mi siedo.
Triticone. Siete voi di Rosalba l’avvocato?
Rosalba. Sì signor, quel son io.
Triticone. Siete dannato.
Rosalba. Perchè, signor, perchè?
Triticone. Avete torto marcio, e non si ponno
In coscienza difender1 cause tali.
Rosalba. Eretti i Tribunali
Sono per far giustizia; ora vedremo
Chi avrà di noi ragion.
Triticone. Senzvalcun dubbio
La causa vincerò, ma questo struscio
Si potea risparmiare.
Rosalba. Eh cominciate
A parlar della causa; il tempo passa.
Triticone. Permette l’illustrissimo
Giudice sapientissimo,
Ch’io cominci a parlar?

  1. Nel testo: diffender.