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LA BIRBA 147
Sì sporco, e quel vestito da birbante...

Orazio. Eh mi vedrete poi bello e galante,
Cecchina. Io non voglio più far vita sì trista.
Di già ch’ho la mia vista,
E voi stroppio non siete,
Qualche miglior mestier vuò che facciamo,
E che il mondo godiamo.
Anch’io tengo una borsa di denari;
L’impiegheremo assieme.
Voglio che ci1 vestiam da cortigiani.
Orazio. E poi dopo2 faremo i ciarlatani.

SCENA III.

Lindora e detti.

Lindora.   Chi ha drappi vecchi, (di dentro

  Chi ha veste vecchie,
  Chi ha coridoro3 vecchi
  Da vender?4
Orazio. È questi un strazzaruolo:
Uno che compra e vende li vestiti;
Comperarne vorrei, s’egli l’avesse,
Un per voi, un per me.
Cecchina.   Giove il volesse!
Lindora.   Chi ha capei vecchi,
  Chi ha rami vecchi
  Da vender?
Orazio. Caro amico...
Lindora.   Andè in pase,
Che mi no gh’ò monea.
Orazio. Io già la carità non vi chiedea.

  1. Valvas. e Ghisl.: si.
  2. Valvas, e Ghisl.: doppo.
  3. Cuoi dorati.
  4. Ed. Zatta: Chi ha coridoro vecchi da vender?