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276 | PARTE PRIMA |
Se tutte in una volta ella le vuole,
Dunque mi renda queste, e avrà l’intero,
Quando degli sponsali il dì fia gionto.
Filiberto. Voglio facilitar; le tengo a conto.
Lilla. Ma per amor del Cielo,
Sollecitiam l’affare.
Filiberto. Si puoi assicurare,
Ch’io non mi perdo in ozio;
Penso la notte e il giorno a tal negozio.
Lilla. Sopra tutto bisogna,
Ch’ella mi voglia ben con amor forte,
Se mi devo scordar l’altro consorte.
Filiberto. Non dubiti; prometto
Di mantenerle ognor lo stesso affetto.
Gioia mia, voi solo adoro,
Voi sarete il mio tesoro,
La mia pace, il mio conforto;
Per voi spero entrar in porto
Della mia felicità.
(finge parlare con Lilla, e parla con la borsa1
Lilla. Persuasa da queste
Dolci parole sue, parto contenta,
Signor consorte mio.
Filiberto. Signora sposa.
a due | Addio. (Lilla parte |
SCENA VI.
Filiberto solo, poi Catina.
Son poche al mio bisogno;
Coltivare convien la vedovella,
Convien esser costante,
- ↑ Valvas. e Tev.: e parla alla borsa delle doppie.