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40 PARTE TERZA
Se dal suo capo uscir farò l’umore

Di venir dov’io son.
Volpiciona.   Pure ho timore.
Siam donne alfine, e poi
Tu il veneto linguaggio...
Pelarina. Eh so il parlar, so tutto, ed ho coraggio.
Oh se un uomo foss’io,
Tal volta delle belle io ne farei,
E far già non vorrei,
Come fan certi bravi al giorno d’oggi,
Che con un magazzin1 d’armi alle mani,
Voglion dar, ammazzar, ma stan lontani.

Veduto ho talvolta
     D’alcuni buletti
     Le belle bravure.
     Un con la durlindana:
     A ti, sangue de diana.
     L’altro col palossetto2:
     Via che ti xe pochetto3.
     Dai, tira, para,
     Saldi, fermeve.
     Grida la Cate:
     Ah mio mario!
     Tonia: mio fio!
     Chiasso, fracasso,
     Morti, feriti4.
     Ognun sano e salvo
     A casa sen va.
Con questi gradassi
     Pigliar la vorrei,
     Vederli godrei
     Andarsene a gambe

  1. Nelle stampe del Settecento: magazin.
  2. Piccolo paloscio: forma dialettale.
  3. Debole, dappoco: v. Boerio.
  4. Nell’ed. Zatta c’è l’interrogativo.