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IL MATRIMONIO DISCORDE 467
Con troppa tracotanza,

E chieder gli dovete perdonanza.
Florida. Io, signore?
Ippolito. Voi stessa;
E se non si farà quel che dirò,
Cospetto, cospetton, v’ammazzerò.
Florida. Oh poverina me... Signor Marchese,
Venite, presto, presto. (verso la scena
Ippolito. Venga, che anche per lui preparo il resto.

Il Marchese ne’ suoi abiti, e detti.

Marchese. Che vuol dir, mia signora?

Florida. Oimè, colui
Vuol ch’io faccia...
Ippolito. Voglio
Che faccia a modo mio; voglio che chieda
Perdono a suo marito;
E chi sarà sì ardito
A sconsigliar di farlo,
Cospetto, cospetton, voglio ammazzarlo.
Marchese. (Non mi sento per ora). (da sè
Su via, cara signora,
Mostratevi compita e generosa.
Finalmente non è poi sì gran cosa).
Florida. E voi, signor Marchese,
Mi consigliate a farlo?
Marchese. Vi consiglio
Pel vostro bene (e per il mio periglio).
Ippolito. Subito, immantinente;
Umile, riverente,
Vi abbasserete a lui?
Florida. Certo... non so...
Ippolito. Vi abbasserete voi? (mostrando la spada
Florida. Mi abbasserò. (tremando
Marchese. Sì signor, lo farà, non dubitate.