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PARTE PRIMA.

Madama Geltruda e Lorino.

Madama. Ve l’ho detto, e il torno a dir:

Gelosia non vuò soffrir.
Lorino. Ve l’ho detto, e lo dirò,
Che resistere non so.
Madama. Sarò vostra.
LORINO. Tutto, o niente.
Madama. Un trattare indifferente
Tollerare 1 non si può?
Lorino. Non si può; madama no.
Madama. Eh, che mi fate ridere.
Cotesta gelosia
Chiamasi in Inghilterra una pazzia.
Anch’io gelosa un tempo
Fui degli amanti miei nel mio paese;
Ora tratto all’inglese:
E da che in Londra a recitare andai,
Di simil pregiudizio io mi spogliai.
Lorino. Bene; me ne rallegro.
Ora che un’altra siete,
Dell’antico amor mio noia averete.
Madama. No, caro, son costante
Al mio primiero amante.
Meco vi tenerò;
E se saprete far, vi sposerò.
Lorino. (Buono per me sarebbe.
Averà della roba 2, le vuò bene!
Qualche cosa soffrir dunque conviene). (da sè

  1. Nel testo: Tolerare.
  2. Testo: robba.