Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
479 |
PARTE PRIMA.
Madama Geltruda e Lorino.
Gelosia non vuò soffrir.
Lorino. Ve l’ho detto, e lo dirò,
Che resistere non so.
Madama. Sarò vostra.
LORINO. Tutto, o niente.
Madama. Un trattare indifferente
Tollerare 1 non si può?
Lorino. Non si può; madama no.
Madama. Eh, che mi fate ridere.
Cotesta gelosia
Chiamasi in Inghilterra una pazzia.
Anch’io gelosa un tempo
Fui degli amanti miei nel mio paese;
Ora tratto all’inglese:
E da che in Londra a recitare andai,
Di simil pregiudizio io mi spogliai.
Lorino. Bene; me ne rallegro.
Ora che un’altra siete,
Dell’antico amor mio noia averete.
Madama. No, caro, son costante
Al mio primiero amante.
Meco vi tenerò;
E se saprete far, vi sposerò.
Lorino. (Buono per me sarebbe.
Averà della roba 2, le vuò bene!
Qualche cosa soffrir dunque conviene). (da sè