Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
530 | PARTE SECONDA |
Quella che m’hanno fatto; e nell’impegno
Son di burlarli anch’io,
Ma vuò farla sonora, e da par mio...
Sì, l’ho pensata... Oh bella, oh bella affè.
Oh cospetto! l’avranno a far con me. (parte
SCENA VIII.
Ippolito solo.
Che nudrite i più teneri amori,
Consigliate pietoso il mio cor.
L’usignolo fra tremule fronde
Col suo canto gentil mi risponde:
È pur bella la pace del cor.
Ma io, quando ci penso,
Conosco che son pazzo. E perchè avere
Del mondo soggezione,
Se di fare a mio modo io son padrone?
La Cecchina mi piace,
Io non dispiaccio a lei...
Orsù, signori miei,
Dite quel che volete, io non m’imbroglio;
La vuò sposare, e consolar mi voglio.
(resta pensoso passeggiando
SCENA ULTIMA.
Cecchina, Rosina e detto, poi Fabrizio con due Villani vestiti da signori. Indi Berto e Geppino.
Rosina. Che fa così soletto?
Ippolito. Stavo pensando a voi. (a Cecchina
Rosina. Maliziosetto.