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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/153

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LA CONTESSINA 145
Contessina.   Marchese, mi onora

  Con troppa bontà.
Pancrazio.   Perdoni, signora,
  Già il vero si sa.
Lindoro.   Scopersi a buon’ora
  La sua infedeltà.
Contessina.   Guardate, non parla,
  Sdegnato è con me.
Pancrazio.   Ingrato, sdegnarla,
  Mio figlio, perchè?
Contessina.   Mio caro tu sei.
Lindoro.   Non vuò cicisbei.
  Un uomo geloso
(a tre   Riposo - non ha.
Pancrazio.   Codesto è un intrico.
Lindoro.   Lo spiego, lo dico,
  Che solo esser voglio.
Pancrazio.   Codesto è un imbroglio.
Contessina.   Un’alma ben nata
  Sospetto non dà.
Lindoro.   Signora garbata,
  Nol so in verità.


Fine dell’Atto Secondo.