Regina. Voce soave,
Che mi torna nel sen l’alma smarrita.
Dunque, caro, mi amate?
Dunque voi vi scordate
De’ miei trasporti e de’ furori miei?
Re. Non facendo così, non v’amerei.
Basta che voi mi amiate,
Che fido mi crediate, e son contento.
Ed io tutto in piacer cangio il tormento.
Regina. Siete dell’amor mio certo e sicuro;
Io pur trovarvi spero
Sempre fido e sincero;
E se talor pavento,
Nasce dal troppo amore il mio spavento.
Re. Orsù via, non si parli
Che di gioia e di pace.
Regina. Sì, sì, così mi piace:
Goder giorni tranquilli a voi unita;
Voi siete l’idol mio.
Re. Voi la mia vita.
Cara, sei tu il mio bene,
L’idolo del mio cor.
Regina. Caro, fra dolci pene
Ardo per te d’amor.
Re. Sposa, te sola adoro.
Regina. Per te languisco e moro.
Re. Oh Dio? che bel contento!
Regina. Che bel piacer che sento!
(a due Che fortunato amor!
Re. Sempre sarò fedele,
Mai non t’ingannerò.
Regina. Di gelosia crudele
Il duol non proverò.
(a due Sperarlo se mi lice,
Sarò felice ognor. (partono