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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/386

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378 ATTO PRIMO
Abbiam Lisaura ed io

Lo stesso naturale;
Tra lei e me non vi puoi esser male.
Porporina. Quand’è così, mi fido;
E poi son di buon core.
Io non posso veder patir nessuno.
Spezialmente quand’uno
È, come siete voi, gentil così,
M’adoprerei per lui la notte e il dì.
  Non posso soffrire
  Vedervi languire;
  Ho un cor troppo tenero
  Vi voglio aiutar.
  (Perchè non è avaro,
  Non prezza il danaro,
  Lo vuò consolar).
  Ho un cor troppo tenero.
  Vi voglio aiutar.

SCENA VI.

Dorindo solo.

Dice ben Porporina, dice bene:

Chi vuole esser contento,
Vi vuol l’oro e l’argento.
Chi non ha capitale,
Con le donne oggidì la passa male. (parte
* Senza sentir il danno
  Dell’amorose pene,
  Esser privo d’affanno
  In grazia al caro bene,
  Non v’è piacer più amabile,
  Dical chi amor provò.